METAMORFOSI

Come tutto possa cambiare.
Dal giorno alla notte, in un paio di secondi.
Come un on/off di un interruttore.
In un nanosecondo, la luce.
Metamorfosi come processo endotermico.
Non so se riesco a rendere l'idea di ciò che penso.
Pezzi di puzzle non compatibili di un disegno diverso.
Non credo di essere all'altezza, non questa volta, non adesso.
Adesso è un tempo così scandito ed io, non riesco determinarlo.
Indeterminato quanto determinabile da una sola parola.
Basta.
Basta fingere che sia tutto apposto, che sia tutto normale quando non lo è.
Mi hai chiesto di dirti il perché di tante cose, se lo sapessi, credimi.
Te lo direi.
Sono quasi allo stremo.
Lei che sognava l'amore fiabesco, del principe a cavallo di un pentagramma.
Chiusa nella sua torre, silenziosa, è la strega che con le sue parole in rima, ha vinto.
Questo è nella tua testa.
Una guerra tra te che sei il bene ed io che sono il male. Attenta, per te.
In amore non c'è competizione, in amore c'è chi sceglie.
Io ho seppellito l'ascia di una guerra fredda, con missili puntati e trattati in carta bollata.
Oggi più che mai, ti vedo come
una goccia di rugiada che scivola giù dalla sua unica foglia.
Goccia che riga volti spenti di Novembre,
Goccia che macchia gli specchi e rende a tratti visibile,
prima di essere alone sporco.
Cerchi costantemente una via di uscita su strada dritta murata senza traverse.
Tu che vaghi nel tuo labirinto,
tu Teseo senza la tua Arianna
lasciato in pasto alla ferocia del Minotauro.
Tu Icaro con desiderio del volo vittorioso
con ali di cera sciolta come i tuoi sentimenti dal
calore dei miei.
Tu che non sai a cosa vai incontro,
io che ad andare contro tutto ho iniziato prima di te.
Io che vivo nelle sue certezze,
tu che vivi solo delle tue.
Tu piccolo passero nella terra di mezzo,
io aquila arguta sulla cima della montagna più alta,
osservo i tuoi ultimi voli sui cipressi del campo minato.

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