FOLGORE


Se fossei stata diversa
tu,
ci saresti?

Mica è semplice parlare con me,
adesso più che mai potrei farti male.
Come l'hai fatto tu a me.
Anzi, tu mi hai fatto bene e questo
non posso perdonartelo.

Pensa che se nulla fosse accaduto,
sarei ancora quella piccola ragazzina
sensibile,
silenziosa,
vulnerabile.

Poi arrivi tu,
maledetto.
Tu dio titano distrutto
che continui ad insinuarti nella vita e nelle scelte.

L'amore è scelta.
No, la scelta è l'apocalisse.
Scegliere chi si è, in che direzione andare
che se sei pessimista sono due e
nella maggior parte dei casi
fanno schifo entrambe.

Che carattere del cazzo.
Parli e chi ti capisce dovrebbe avere un premio per la pazienza e l'impegno.
Nessuno lo sa che fatica essere solo la metà di ciò che si dice.
Nessuno ti conosce e se dicono di conoscerti,
sono i primi che si allontanano.
Tu fai paura, scappano da te.
Pensare che ne vai pure fiero,
ti poni come se fossi il centro di tutto e sei il centro del niente.
Tu che sei stato distrutto
e nella tua distruzione
ci porti tutti.

Un buco nero
nella galassia più prestigiosa della scena
e tu
gliela rubi quella scena.

Immenso e misterioso, quasi impenetrabile.
Perché tu lo sai che per quanto si possa dire,
un barlume di luce
lo hai anche tu.

Tu che nella distruzione
hai creato la folgore.

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