AD INTERMITTENZA
Non è facile,
la sera.
Il momento in cui fai i conti con l'intera giornata.
Ti svegli, guardi il cellulare.
Ti alzi dal letto
ed inizia una delle tue solite mattine;
quelle all'insegna degli impegni,
dello studio,
del lavoro.
Non ci fai caso,
a nulla.
Poi la sera
arriva, puntuale alla solita ora
e tu nel letto a testa in su
a guardare il soffitto.
Pensi,
non è mai facile.
Conti le pagine lette,
quelle che ti mancano ancora,
quelle che ti mancheranno sempre.
Le discussioni che hai avuto,
quelle che sicuramente avrai domani
Perchè domani c'è sempre
e tu non sai se avrai la forza di affrontarle
di affrontarlo.
Non è mai facile guardare,
guardarsi con i propri occhi
figurati con quelli degli altri.
Ovvio, gli altri.
Mostri loro sempre
la parte più bella di te.
La copertina della più bella rivista,
l'unica in vetrina, al centro
splendi
di una luce al neon,
pallida e fredda.
Rinchiusa in un minuscolo spazio vitale.
Aria, la cerchi
vorresti uscire e
cerchi
di rompere ciò che ti limita.
Tu che sei l'occhio del ciclone,
forte
ma che piano si placa.
Imprigionata negli sguardi del mondo che
non sa chi sei,
cosa vivi
e cosa vuoi da te e dalla tua vita.
Sempre pronta a tutto,
ma non a tutti.
Combatti la tua guerra contro un esercito di
titani,
con gli occhi di chi vuole vincere
rassegnata all'ennesima sconfitta.
Non è facile affrontare le proprie battaglie,
da soli.
E' che non è facile la sera,
da soli.
Non è facile guardare la tua luce spegnersi,
ad intermittenza.
A ritmo della disco anni '80
quella che risuona nel silenzio della strada,
la sera.
Squarci di un lampione tra le fessure della tapparella,
il buio della lampadina ormai scarica.
Scarica come te,
come la scarica del primo fulmine del temporale.
Ecco la pioggia che chiude la sera,
come chiudi te gli occhi
pronta per riaprirli al nascere
della nuova giornata.
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