SEMPLIFICABILE


Mi ritrovai al telefono con la mia migliore amica.
Cercai di consolarla.
Mi resi conto di quanto anche io avessi bisogno di quelle parole.

Non è semplice.
Niente è semplice o semplificabile quando c’è di mezzo quel sentimento che ti opprime, che ti rende fragile.
E tu, come ogni volta, cerchi di metterlo da parte e andare avanti.

Avanti?
Avanti per poi tornare indietro e pensare.
Scrivere per poi cancellare, riscrivere e voler ricordare ciò che si era scritto in precedenza perché, probabilmente, eran le parole giuste.
Avrei bisogno di quel coraggio che mi manca per ritrovare le parole cancellate, importanti o meno che siano.
Le parole dette o scritte di getto sono quelle che esprimono al meglio ciò che si vive.
E’ inutile cancellarle.
Le ritroverai sempre che tu le voglia o meno e farai sempre più fatica a dirle o peggio a scriverle ancora.

Forse con il tempo le parole cambieranno, chissà.

Tutti hanno bisogno di una seconda possibilità.
Sarà la seconda possibilità infinita.

Tutti hanno bisogno di una possibilità, anche le parole scritte e cancellate.
Anche loro hanno bisogno di vivere come quelle parole che avrei voluto sentirmi dire.

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